Dopo aver parlato di "Less Automation", User Generated Content e "Vanity Metrics", vediamo un altro aspetto importante: consigli generali su come creare contenuti di qualità.
Ovviamente dipende caso per caso, ma esistono alcune indicazioni da seguire. Ad esempio, secondo quanto riportato nel libro The Art of SEO, a Google (analogamente gli altri motori di ricerca) NON piacciono:
- contenuti scarsi, molto corti e di bassa qualità (NB non dobbiamo contare i caratteri o le parole di un articolo, semplicemente occorre chiedersi: il contenuto soddisfa le esigenze dell'utente che legge? È pertinente e tratta l'argomento in modo adeguato?)
- contenuti non originali: abbiamo già parlato di Copyscape ad esempio, fare uso di contenuti non originali, copiati da altri (magari con solo piccole "aggiustatine") sicuramente non va bene!
- contenuti duplicati: pagine molto simili, che riprendono inutilmente porzioni intere di testo già scritte altrove, in altre pagine del sito (NB si intendono es. pagine informativo, se invece è opportuno inserire collegamenti, form di contatto ecc, non c'è alcun problema, la duplicazione riguarda altro)
- pratiche non opportune: ad esempio "keyword stuffing", spam della peggior specie (ne avevamo già parlato, SEO Black Hat)
- pogo sticking: si tratta di un fenomeno "trampolino" dovuto a "siti esca", pagine momentaneamente ben posizionate ma con traffico di scarsa qualità (ad esempio un titolo clickbait che invita l'utente all'apertura e poi, per varie ragioni, la qualità della pagina non è all'altezza delle previsioni); quindi si genera un basso Watch Time e un elevato Bounce Rate; attenzione che nel lungo termine Google tende a penalizzare questi contenuti, dato che lo scopo principale è sempre quello di soddisfare i bisogni dell'utente; vediamo più in dettaglio il fenomeno del pogo sticking:
- contenuti e meta tag (title, description) non rilevanti con la query di ricerca dell'utente
- contenuti vecchi, obsoleti
- contenuti di bassissima qualità, con scopo di spam (spinto da clickbait per l'apertura)
- leggibilità, linguaggio e altri problemi in ambito SEO semantica
- pessimo design, UX, altre questioni tecniche (caricamento lento, punteggi bassi di Core Web Vitals, ecc)
Quindi quale contenuto piace a Google?
Ovviamente il contenuto che rispetta l'intento di ricerca dell'utente. Dall'anteprima in SERP (tag Title, meta description) al contenuto stesso della pagina: dev'essere rilevante e pertinente con l'intento di ricerca dell'utente. In questo modo Google (così come Bing e gli altri) ha mostrato all'utente il contenuto che soddisfa i suoi bisogni, l'utente si trova soddisfatto con Google e continuerà ad usarlo!
Quindi Google (ripeto, in modo analogo anche gli altri motori di ricerca) cerca di premiare i siti web che presentano tali contenuti, oltre ad una serie di parametri che riguardano l'Esperienza Utente in generale (velocità del sito, stabilità visuale ecc, riassunti nel Core Web Vitals e le nuove metriche di Google Page Speed Insights). Per fare questo, ragioniamo nell'ottica dell'utente (e non dell'algoritmo del motore di ricerca!), pensando a contenuti di qualità. Fatto questo, valutiamo poi gli aspetti tecnici, ottimizzazioni quindi più "tecniche" che di contenuto.