Premesso che fare "market timing" è molto difficile e soggetto ad incertezza (prima di qualunque investimento poi è sempre importante una consapevole valutazione), vediamo questo tema:
- titoli "growth": i settori che sovraperformano il mercato in un dato momento; oggi chiaramente questo è dato dalle azioni tech, con il boom dell'IA (maggiore crescita se il medio-breve periodo è favolevole, maggiore volatilità e rischio inversione di tendenza, oggi il Nasdaq-100 è fortemente trainato dai titoli "growth")
- titoli "value": società dall'ottima salute finanziaria, flussi stabili e costanti, ideali per il lungo termine (settore bancario, assicurativo, spesso anche energia, difesa, food&beverage... la Berkshire Hathaway è considerata "value" per eccellenza)
Preso come riferimento lo S&P500 (vedi Principali indici USA a confronto), abbiamo (ticker e nome dello strumento):
- IVW = iShares S&P 500 Growth ETF (analogo a SPYG di SDPR, VOOG di Vanguard)
- IVE = iShares S&P 500 Value ETF (analogo a SPYV di SDPR, VOOV di Vanguard)
- RPG = Invesco S&P 500 Pure Growth ETF (* non lo consideriamo)
- RPV = Invesco S&P 500 Pure Value ETF (* non lo consideriamo)
(*) Ho riportato anche RPG/RPV che "non consideriamo" perché è importante questa considerazione: sono "versioni pure" quindi da un lato potenzialmente migliori nel senso che sono privi di overlap (sovrapposizione, ad esempio negli altri casi Apple può essere sia Growth che Value, in questo caso invece no) e cambiano i parametri di valutazione (pesi basati su "style score" e non solamente marketcap), in generale la differenza Growth-Value viene troppo estremizzata, "Growth" e "Value" nella pratica non sono categorie rigide (appunto, vedi Apple). Per il nostro caso di studio, ha più senso evidenziare le differenze fra gli altri strumenti (consideriamo IVW e IVE).
Caso di studio: analisi del trend Growth / Value
Ribadito che non si tratta di fare market-timing, analisi di brevissimo termine (che dipendono da molte variabili), il concetto intuitivo alla base del ragionamento è questo: se un settore sovraperforma un altro, nel lungo termine c'è un riequilibrio (in questo caso tra Growth e Value, sffruttiamo il "momentum" oppure ci posizioniamo per una "mean reversion"); i cicli economici hanno durata variabile, non definita in modo preciso (eventuali shock ovviamente possono creare sorprese aggiuntive) ma a livello probabilistico, la storia insegna che quando le valutazioni si fanno sempre più tirate (che sia un singolo titolo, settore o tipologia di asset), un'inversione di tendenza diventa più probabile e prima o poi questa avviene.
Nello specifico analizziamo il trend di lungo termine IVW/IVE, tramite bande di bollinger (EMA20, 2 std - scelto EMA anziché SMA per un miglior fitting storico in questo caso anche se le due medie mobili sono molto simili, differenza ininfluente). Lo facciamo tramite il noto strumento TradingView, che ha una funzione eccezionale anche se forse poco conosciuta: creare funzioni matematiche con gli asset finanziari! Per comprendere l'utilità di questa funzione, anziché comparare separatamente due grafici, è possibile studiare il grafico di un rapporto, come in questo caso AMEX:IVW/AMEX:IVE e applicare gli indicatori tecnici sullo stesso grafico! Quindi a parte il valore della quotazione in sé (è il rapporto fra le quotazioni dei due asset), la posizione all'interno delle bande di Bollinger, così come altri indicatori, offrono informazioni molto interessanti!
Il grafico, che poi vediamo nell'immagine che segue, indica diverse informazioni interessanti, per il medio-lungo termine (ogni candela rappresenta un mese):
- le bande di Bollinger indicano che i titoli Growth, salvo piccoli periodi di correzioni (es. aprile 2025 con i dazi di Trump, prima imposti poi rimandati/ritirati, panico dei mercati poi forte rimbalzo...) ormai da oltre due anni stanno sovraperformando i titoli Value (il motivo lo abbiamo detto, il boom dell'IA rende più attraente NVIDIA rispetto a Bank of America, per dire); oggi quindi la differenza di performance è arrivata a livelli storicamente elevati, la probabilità di inversione di tendenza diventa sempre maggiore
- osservando le ciclicità storiche (nota: non implica previsione futura, ma fa riflettere) la lunghezza di questa fase rialzista (per non parlare poi di un'analisi di tipo fondamentale, multipli P/E > 30 per S&P500, NVIDIA 50, rispetto a BRK con P/E di circa 16) evidenzia
- le onde di Elliott suggeriscono che la fase rialzista sia ormai nella fase finale
- l'indicatore MACD (non mostrato in questo grafico) mostra ancora fase rialzista ma la lunghezza di questa è stata molto estesa e le medie mobili (MACD lavora con medie mobili) tendono a muoversi con un po' di ritardo; quindi in accordo con gli altri punti
- l'indicatore RSI (non mostrato in questo grafico) è quasi a livello 70 (notoriamente soglia di "ipercomprato" anche se non estremo da immediata inversione), negli anni passati, dopo un tale livello è avvenuta un'inversione almeno fino alla linea centrale - non necessariamente significa crollo di mercato, può significare rotazione settoriale, se i titoli Growth sono sopravvalutati, i titoli Value poi tendono a seguire quanto detto all'inizio: "se un settore sovraperforma un altro, nel lungo termine c'è un riequilibrio"
Il contesto fondamentale è incerto (basti pensare alla geopolitica, all'attività di Trump, alle pressioni sulle decisioni della FED...), i volumi attualmente non indicano un brusco cambio di tendenza nell'immediato, in ottica medio-lungo termine comunque sicuramente è interessante iniziare a valutare un posizionamento Value piuttosto che Growth, che può beneficiare di una migliore sovraperformance relativa (in caso di soft landing, rallentamento dopo il rally - nota, se non avviene un rallentamento ma le valutazioni diventano irragionevoli, allora il "rischio bolla" diventa più concreto - semplicemente si spostano capitali da Growth a Value, senza stravolgimento dell'economia, altrimenti in caso di shock, crisi, bear market, tutto il mercato scende ma i titoli Value perdono meno rispetto a quelli Growth, più speculativi, per poi sovraperformare anche durante la ripresa, dunque è comunque una scelta difensiva).
Un'analisi strategica considerando questi aspetti, è quindi un aspetto importante. Certo che ETF grandi e diversificati, con orizzonte a lunghissimo termine (diversi anni) - Nasdaq-100, S&P500, ecc - si possono comunque gestire con versamenti periodici (PAC), meglio ancora se in un momento favorevole (DCA = "dollar cost averaging"); se non ci preoccupiamo troppo della volatilità, può essere accettabile. Le analisi fatte comunque stimolano ad una riflessione più attenta, una maggiore ottimizzazione nell'allocazione per il nostro portafoglio.
Vediamo ora il grafico, tratto da TradingView, con tutti gli indicatori di cui abbiamo discusso. Che il periodo lungo la banda superiore (quindi Growth > Value) sia durato a lungo, è evidente.
