Che Elon Musk sia innovativo, intraprendente, eccentrico (ecc) è risaputo. Oltre alla sua gestione di Twitter, talvolta discutibile che ha fatto nascere (e crescere) nel 2023 diverse alternative a Twitter, Threads di Meta in primis, ora arriva un'altra novità:
Elon Musk annuncia xAI, startup che si occupa di IA, contro OpenAI e Google
Il tweet ufficiale dell'annuncio è del 12 luglio 2023.
Secondo quanto dichiarato (ovviamente, sarà tutto da vedere), gli aspetti chiave sono:
- una soluzione "a favore dell'umanità" (si era più volte espresso a favore di una regolamentazione generale del mondo dell'Intelligenza Artificiale e su questo ha ragione)
- una soluzione "curiosa": <<Non programmeremo la moralità della nostra IA - ha spiegato - ma la renderemo massimamente curiosa>>
- una soluzione per "capire l'universo": secondo Elon Musk, sarà <<un software che permetterà di rispondere alle "domande fondamentali ancora senza risposta">>
Come detto, staremo a vedere, certo. Ma evidenziamo già alcune considerazioni:
- "curiosa": per evoluti che siano, questi software NON ragionano ma pescano da un database e combinano le parole secondo un algoritmo su base probabilistica per comporre la risposta; quindi, anche se "provano a vendersi" in modo diverso (vedi ChatGPT), di fatto è questo che avviene e se parliamo di un software, "curiosità" è un termine che si addice poco
- "comprendere la vera natura dell'universo": questa nuova startup è di fatto un team di 11 dipendenti; certo può collaborare con dati e studi di Twitter, Tesla, ma qui, senza entrare con dettagli scientifici e filosofici, possiamo già riconoscere ed essere d'accordo che la frase <<comprendere la vera natura dell'universo>> sia una forzatura, un'idea eccentrica sconclusionata e fine a sé stessa
- concorrenza a OpenAI e soprattutto Google: ieri è stato lanciato in Europa e anche in Italia l'atteso Google Bard; non è ancora perfetto, certo, ma pur essendo ancora in fase "Beta" o "Sperimentale", come viene indicato, dimostra già dei punti di forza, alcune sottigliezze che lo rendono superiore alla concorrenza (ricordiamo poi che Google ha accesso al database più grande al mondo, aggiornato real time!)
Quindi, tralasciando idee utopiche e decisamente poco realistiche, con l'avvento di Google non avrebbe nemmeno senso provare ad essere competitor allo stesso modo. Occorre invece, come sappiamo da altri contesti, provare a differenziarsi e specializzarsi, in modo da poter emergere in una nicchia specifica.