Abbiamo visto Elon Musk e Twitter 2.0: il piano per il 2023 e il futuro, con aggiornamenti (limiti, più che altro) nel numero di tweet pubblicabili e anche visualizzabili. Apaprentemente per una questione di "privacy", evitare un uso massivo di tecnologie di web-scraping, guarda caso però, come prevedibile, i piani a pagamento estendono notevolmente i limiti, insomma gira tutto attorno a quello.
In questi ultimi giorni è stato lanciato Threads dall'azienda Meta, la nuova piattaforma "alternativa a Twitter" (lancio avvenuto 6 luglio 2023, per il momento non in Europa per questioni di normativa). Threads è una piattaforma "simile a Twitter" ma non uguale, ci sono alcune differenze sostanziali (non esistono hashtag, messaggi privati, per il momento è anche senza annunci pubblicitari), essendo appena stata rilasciata e nemmeno in Italia/Europa, è ancora presto per tirare le somme e fare un confronto dettagliato.
Una cosa è certa, in pochi giorni Threads ha già raggiunto 80 milioni di utenti! La moderazione, linea che segue la piattaforma, è la stessa di tutto l'ecosistema Meta.
Elon Musk dichiara ufficialmente <<Competition is fine, cheating is not>> in un tweet e minaccia di andare per vie legali in quanto, secondo lui e secondo Twitter, Threads sarebbe nato grazie a "spionaggio industriale" anche se in realtà non ci sono prove ufficiali a supporto di tale accusa. Dall'altra parte, Mark Zuckerberg dichiara che Twitter ha avuto la sua opportunità, ma non ha saputo sfruttarla! Più precisazmente: <<Twitter has had the opportunity to do this but hasn’t nailed it. Hopefully we will>>.
Fatta questa premessa, veniamo ora al punto, non esiste solo Threads come "alternativa a Twitter". Vediamo infatti da SearchEngineLand una lista:
8 alternative a Twitter, nel 2023
- Threads: come detto, questa è al primo posto se non altro per la recente popolarità; 80 milioni di utenti già raggiunti, perfettamente integrato (cross-posting, ecc) con l'ecosistema Meta, in particolare Threads è molto legato a Instagram e buona parte degli utenti arriva grazie a questo. Per il momento Threads non consente pubblicazione di annunci pubblicitari ma è probabile che poi si allinei allo standard generale di Meta (anche Instagram al momento del lancio non conteneva annunci)
- Bluesky: con circa 1 milione di utenti, è una piattaforma solo su invito, ancora in fase di test e le persone devono eventualmente iscriversi restando in lista di attesa; è basato sul concetto di decentralizzazione (quindi possibile integrazione con Blockchain e tutto questo mondo anche se per ora hanno dichiarato di non farne uso)
- Substack Notes: con circa 35 milioni di utenti, è una piattaforma che consente di pubblicare post, "note" e condividere le proprie idee; in questo modo l'utente ha il proprio network di Substack, da com'è impostata sembra del tipo "uno a molti" (un po' come seguire un influencer su Twitter o altro canale/piattaforma): "inspire, enlighten, and entertain readers based on the writers you’re already reading"
- Post: 430.000 utenti, una piattaforma che consente agli utenti di accedere a news provenienti da abbonamenti premium, senza richiederne l'iscrizione a pagamento; l'app è ancora in fase beta e per il momento c'è una politica di "zero-ads policy" quindi ci sono limitazioni nell'Advertising
- Mastodon: 10 milioni di utenti, lanciato nel 2016 e per certi aspetti simile a Twitter, di fatto è una piattaforma di microblogging decentralizzata; è di tipo non-profit quindi è escluso l'Advertising
- Spill: con 20.000 utenti, questa applicazione creata da due ex dipendenti di Twitter, è nata con l'idea di creare uno spazio libero per comunità minoritarie ed emarginate, ad esempio LGBTQ+; lanciata a gennaio 2023, è ancora in fase beta e funziona solo su invito (tweet ufficiale di Spill); la gestione dell'Advertising è ancora il fase di studio
- Hive: 1 milione di utenti, negli anni scorsi poteva sembrare un'eccellente alternativa a Twitter, poi l'entusiasmo si è spento e non ha avuto il successo sperato; non ci sono algoritmi predefiniti ma puoi scegliere ordinamento cronologico oppure un ordinamento tramite IA; non c'è diretto Advertising
- Spoutible: 240.000 utenti, è definito come <<the only Black-owned social networking site>>; lo slogan è quello di creare <<safe, inclusive, and enjoyable online space>> e come prevedibile in questo caso, tolleranza zero verso contenuti razzisti, discriminatori ecc e anche disinformazione in generale; per quanto riguarda l'Advertising, questo tipo di policy possono essere più aperte rispetto a Twitter, che è già stato oggetto di critiche anche in questo ambito
In conclusione, è interessante vedere come esistano e prendano piede diverse soluzioni alternative a Twitter. Per ora, chiaramente Threads è quella che domina questa battaglia, avendo alle spalle un colosso come Meta. Le altre piattaforme possono essere interessanti per usi e necessità specifiche. Ricordiamo tuttavia che, in questi giorni in cui Threads ha i riflettori puntati, Twitter non ha chiuso, non è morto (tra l'altro, Twitter e Threads hanno delle differenze, non significa che uno sostituisca l'altro totalmente!), quindi in tutto ciò staremo a vedere la risposta di Twitter 🙂