Vladimir sicuramente le tecnologie di Intelligenza Artificiale, essendo estremamente variegate, consentono grandi opportunità per le aziende, di qualunque dimensione. In linea generale si tratta di rimpiazzare ore di lavoro con un'attività automatizzata svolta "sufficientemente" bene; dico sufficientemente perché in questo modo l'essere umano può dedicarsi ad altro, principalmente operazioni di validazione e controllo, delegando al software la parte noiosa, meccanica, che può essere quindi automatizzata con un considerevole risparmio di tempo e budget ("sufficientemente bene" significa quindi seguire il Principio di Pareto, <<l'80% dei risultati col 20% delle risorse>>, per ulteriori perfezionamenti, più lato umano che software, sarebbe necessario un impiego di risorse poco efficiente quindi per questo motivo spesso, dove poissibile quantomeno, "ci si accontenta").
IA per le PMI: come può essere adottata?
Le possibilità sono moltissime, dal link che hai postato di emmemedia.com viene suggerito ad esempio:
- Analisi dei Dati e Segmentazione del Pubblico
- Chatbot per l’Assistenza Clienti
- Personalizzazione del contenuto (questione un po' delicata e non semplice, ma teoricamente possibile)
- Motori di Ricerca e Ottimizzazione dei Contenuti (questo ovviamente avviene, non dipende da noi, vedi i vari Google Core Update)
- Previsione e Analisi delle Tendenze di Mercato
- Automazione delle Campagne di Marketing
- Analisi delle Emozioni e del Sentimento degli Utenti
In sintesi, l'aspetto fondamentale: perché usare l'IA nella propria azienda? Non dobbiamo usarla "come moda" ma solo se realmente siamo convinti che possa migliorare la qualità del servizio, soddisfare esigenze e bisogni degli utenti. In alcuni casi, come le campagne di Advertising, Google Ads, siamo in genere più che propensi a "fidarci" delle impostazioni di ottimizzazione fornite dall'IA del tool, dato che è parte di Google stessa; in altri casi, come la personalizzazione del contenuto, qui direi "dipende", spesso ha più senso (almeno per oggi, domani chissà) studiare bene il proprio target di riferimento e creare contenuti per quel target: a meno che la tua azienda non sia Amazon, spesso lavori in una nicchia e cerchi di emergere in quella nicchia, non stai "vendendo a tutto il mondo".
IA in azienda, checklist
Semplificando, anche come suggerito da ai4business.it, possiamo porci delle domande (di natura sia tecnica che strategica) in stile "checklist", prima di implementare eventualmente una tecnologia di IA per la nostra azienda; quindi comprendere e definire bene preventivamente:
- Protezione dei dati personali
- Proprietà intellettuale
- Responsabilità legale
- Bias e discriminazione
- Impatto sul personale
L'aspetto legale è complesso e in continua evoluzione, vedi la discussione Intelligenza Artificiale - linee guida. Secondo un approfondimento di ainews.it, l'AI Act potrebbe risultare dannoso per le PMI, per questo motivo: un'eccessiva pretesa di regolamentazione può essere comunque soddisfatta dalla grande azienda che dispone di un intero team di analisti, un team di legali, ecc; per ovvie ragioni la piccola-media impresa si trova più in difficoltà a seguire ogni singolo vincolo normativo, non dispone delle persone e risorse tali da poterlo fare, se non con più difficoltà, ovviamente. Sono in corso di valutazione anche approcci differenti, meno invasivi e forse potremmo dire "più equi", come <<regole in base alla potenza del modello IA>> (punto-informatico.it) e può avere senso, quindi suddividendo tre livelli: il primo livello richiede trasparenza, documentazione e vale per tutti i LLM; il secondo livello riguarda modelli più potenti che prima di essere lanciati sul mercato devono essere supervisionati da esperti esterni, approvati dalla Commissione Europea; il terzo livello riguarda tool come ChatGPT, quindi general purpose con diffusione mondiale, esperti esterni, analisi di vulnerabilità e valutazione dei rischi.