Accessibilità del web: la legge italiana al 2023 e le leggi future
In Italia, ad oggi abbiamo come riferimento normativo la "Legge cd. Stanca" (ovvero la legge n.4 del 9 gennaio 2004, gazzettaufficiale.it), successivamente ripresa e "modernizzata" (ovviamente, vista l'enorme evoluzione del digitale) con il Decreto Legge del 76/2020 (gazzettaufficiale.it), che in sintesi impone l'obbligo di accessibilità dei servizi web a:
- tutte le Pubbliche Amministrazioni
- aziende private che superano i 500 milioni di euro di fatturato
- gruppi di aziende che in totale (il fatturato del gruppo) superano i 500 milioni di euro; attenzione che questo significa che anche la piccola azienda che per qualche motivo appartiene ad un gruppo di questo genere, DEVE adeguarsi, quindi vale per tutti gli appartenenti al gruppo indipendentemente dalla dimensione del singolo
La "dichiarazione di accessibilità" (agid.gov.it) capiamo bene che rimane un concetto un po' ambiguo, nella pratica ci sarà sempre la figura che mette la firma e certifica; la reale accessibilità e inclusività sarà sempre almeno in parte soggettiva, si cerca di renderla il più oggettivo possibile rispetto ai punti elencati all'inizio dell'articolo (testo grande e leggibile, sufficiente contrasto fra testo e sfondo, layout e informazioni ben chiare, ecc).
Secondo diverse fonti, circa il 20% degli utenti, per varie ragioni, ha problemi di accessibilità al web (persone anziane, difficoltà visive, uditive, problemi cognitivi, ecc). Quindi ricordando il concetto accessibilità = inclusione, è importante tenerlo in considerazione, oltre ad una questione etica e anche ad un possibile ritorno economico (realtà come Amazon per esempio, a questo 20% di potenziale fatturato extra ci prestano attenzione), a maggior motivo vista l'evoluzione normativa in questo senso, che richiederà sempre maggiore attenzione e uno standard di qualità.
Abbiamo anche accennato a "leggi future": ebbene, l'Atto Europeo sull'Accessibilità (EAA) ovvero la Direttiva 2019/882 (eur-lex-europa.eu), recepita dall'Italia nel D.Lgs 82/2022 (gazzettaufficiale.it) impone a tutti i paesi dell'UE, quanto segue:
Il presente decreto stabilisce i requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi di cui ai commi 2 e 3 immessi sul
mercato a far data dal 28 giugno 2025
Attenzione quindi che dal 28 giugno 2025 tutti i prodotti digitali immessi sul mercato devono rispettare i requisiti di accessibilità! Una misura molto drastica che riguarda sia hardware che software: siti web, ambito sia desktop che mobile, e-book reader, anche banalmente il display di un elettrodomestico.
Per il momento le PMI e microimprese sembrano avere requisiti meno stringenti rispetto agli altri, è chiaro comunque che l'andamento generale sta andando in questa direzione e le nuove disposizioni di legge sono molto drastiche. Forse aggiungerei: come è giusto che sia!