La possibilità di rimanere anonimi mentre si svolgono diverse attività su Internet è sempre stata una richiesta molto attesa dagli utenti che vogliono proteggere la propria privacy.
Le tecnologie che forniscono protezione dell'anonimato variano, ma molte hanno alcune cose in comune. Ad esempio, alcuni strumenti cercano di garantire l'anonimato nascondendo l'indirizzo IP dell'utente, mentre altri cercano di aumentare il livello di sicurezza nascondendo il traffico dell'utente oltre a cambiare l'indirizzo IP, ma ne abbiamo altre:

  • Tor
    Tor, che sta per "The Onion Router", può essere un sistema in grado di fornire l'anonimato in diversi contesti. Il sistema si basa sul routing "onion", che nasconde il percorso di un messaggio dal mittente al destinatario, quindi i messaggi non possono essere ricollegati a una conversazione. Quando un mittente utilizza onion routing, i pacchetti vengono crittografati strato per strato, proprio come una onion (da cui il nome). Il primo computer a cui viene inviato il messaggio decodifica il primo livello di crittografia per trovare la destinazione successiva del messaggio. Ogni punto attraversato da un messaggio funge da punto precedente; così facendo, nessun nodo della rete conosce l'intero percorso del messaggio, sa solo chi ha inviato il messaggio e chi lo ha inoltrato. Inoltre, Tor fornisce a ciascun utente un indirizzo IP fittizio per garantire l'anonimato.

  • NordVPN!
    NordVPN è un servizio di virtual private network.
    Le VPN, non garantiscono l’anonimato al 100%, di certo aiutano a migliorare la tua sicurezza online.
    Quando aziende che forniscono VPN promettono un servizio anonimo (non conservano log o informazioni di qualunque tipo su di te), molte volte non è vero ed è bene leggere le Privacy Policy.
    Ad esempio, sul sito potreste trovare scritto: “navigazione anonima, nessun registro delle tue attività e/o informazioni personali” mentre sulle policy potreste trovar scritto che il servizio prende l'IP e altri log per migliorare l'esperienza di utilizzo ecc...

  • Giulio_M e Vladimir hanno messo mi piace.
  • Giulio_M e Vladimir hanno risposto a questo messaggio
  • Samueleex guida interessante, che può tornare utile a seconda degli usi ;) mi viene in mente anche per chi si occupa di SEO, "divertirsi" con un po' di sana Black Hat di cui abbiamo parlato di recente.
    Per il resto, nel tema "anonimato" vorrei citare le funzionalitĂ  Kali-Anonsurf e Anonsurf (la prima per Kali Linux, la seconda Parrot OS). In particolare per Anonsurf di Parrot OS avevo eseguito un test qui. Altre info su Anonsurf: linuxhint.com/anonsurf.

    Samueleex guida interessante, che può tornare utile a seconda degli usi ;) mi viene in mente anche per chi si occupa di SEO, "divertirsi" con un po' di sana Black Hat di cui abbiamo parlato di recente.
    Per il resto, nel tema "anonimato" vorrei citare le funzionalitĂ  Kali-Anonsurf e Anonsurf (la prima per Kali Linux, la seconda Parrot OS). In particolare per Anonsurf di Parrot OS avevo eseguito un test qui. Altre info su Anonsurf: linuxhint.com/anonsurf.

      Samueleex a te! :) Invece riporto una considerazione molto importante: prima, per passatempo ho provato di nuovo Anonsurf, nulla di che, ricerche "normali" più che altro di lavoro, solamente perché era un po' di tempo che non lo usavo. Ebbene, ora vedo nella cronologia Google (altro dispositivo, prima ovviamente computer mentre ora tablet) le ricerche fatte da me prima!!! Significa che, molto ingenuamente, stupidamente e distrattamente, ho usato Anonsurf con un browser non in modalità privata ma addirittura con il login all'account Google. Va bene, la mia era solo una semplice prova innocua, niente male (motivo infatti della scarsa attenzione). Il punto è che, se volete veramente l'anonimato, prestate attenzione a certi dettagli, fate le cose "con la testa" in modo da evitare errori da principiante se non peggio!

      un mese dopo
      5 giorni dopo
      • [cancellato]

      Molto interessante, grazie :)

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