Ultimamente stiamo vedendo in generale una continua crisi del settore Automotive. A livello italiano, Stellantis (MIL:STLAM) che è arrivata a perdere il 14,72% in un solo giorno (ad oggi, -50,83% negli ultimi sei mesi!!), avendo dichiarato che gli utili (pubblicazione prevista per il 19 febbrario 2025) saranno al di sotto delle aspettative. Tutto il settore automotive (quindi l'italiana Iveco, così come Bmw, Mercedes-Benz, VolksWagen ecc) è fondamentalmente abbastanza in crisi come trend generale, alternando qualche piccolo periodo di ripresa.
Le ragioni fondamentali sono il cambio radicale che sta attraversando l'industria automobilistica: la transizione elettrica - che non può avvenire da un giorno all'altro - sta danneggiando le nostre imprese automotive (che producono veicoli a combustibili fossili, principalmente) mentre guarda caso, competitor elettrici come Tesla (americana) e Byd (cinese) hanno un trend rispettivamente del +50,92% e +44,73% negli ultimi sei mesi (ricordiamo, Stellantis -50,83% negli ultimi sei mesi!!), pur con qualche oscillazione dovuta ai mercati di riferimento (economia americana, economia cinese). Vendite in calo, forti restrizioni normative, tutto alimenta una crescente incertezza di mercato, meno vendite per questo tipo di business (veicoli a combustibili fossili, in ottica futura), meno interesse da parte degli investitori. D'altra parte, l'Europa è in crisi anche nel fronte elettrico, poiché oltre ad un costo iniziale mediamente più elevato per i BEV, l'attuale infrastruttura di ricarica non è sufficiente, oltre ai limiti che comunque i veicoli elettrici comportano (scarsa autonomia, ecc). Il rapporto P/E di Stellantis è pari a 2,87 ovvero bassissimo, in linea di massima sarebbe un'occasione interessante (molto sottovalutato dal mercato quindi potenzialità di crescita), il problema, ahimé, è che il titolo è sottovalutato per un motivo, proprio come detto.
Vediamo quindi alcune considerazioni sul futuro dell'Automotive, lato investimenti. Da intendersi come considerazioni generali e personali, non "veri consigli di investimento" dato che ognuno deve poi fare le proprie valutazioni in base alla propria situazione finanziaria, orizzonte temporale, propensione al rischio, ecc.
- mercato di riferimento in crisi: evitare il catalizzatore principale: in altre parole, il problema principale ora lo ha avuto Stellantis (trend della quotazione più critico rispetto agli altri, tagli sulle stime dei ricavi, necessità di riorganizzare l'azienda, quindi tagli, interventi di riefficientamento...); questo però ha trascinato un intero mercato e quindi diventano interessanti gli altri titoli, ad esempio Iveco; Stellantis come detto ha perso il 14,72% in un giorno, Iveco ha comunque perso un 5% circa, in seguito a questa notizia (così come tutto il settore Automotive europeo è sceso): quindi nel breve termine (swing trading, giorni-settimane) con un rischio più che contenuto possiamo passare da un prezzo di circa 9,00 ad un target di 9,3-9,4 già raggiunto pochi giorni fa
- precisiamo inoltre che l'indice di riferimento, FTSE-MIB, ha fasi cicliche: dopo aver raggiunto un punto di massimo locale nei giorni scorsi, sta ora scendendo, incontra un minimo locale per poi riprendere la risalita; la risalita di tutta la Borsa Italiana fa da traino alle aziende in essa contenute; quindi oggi un po' tutti i titoli italiani si trovano in fase di minimo locale, quando ricomincia la risalita (domani o nei prossimi giorni) possiamo aspettarci che tutti i titoli (salvo problemi specifici per qualcuno di essi) seguano il trend di ripresa
- consiglio personale (e lo ribadisco): considerando la fase ciclica (vedi FTSE-MIB), evitare il catalizzatore principale, ma concentrarsi sugli altri del settore: come detto, i "problemi" li ha avuti Stellantis, Iveco ne ha comunque risentito facendo parte del settore Automotive, significa quindi poter acquistare oggi a basso prezzo e nei prossimi giorni con la fase di ripresa, possiamo puntare ad un 3-4% lordo, che in un breve termine è un ottimo risultato! Aggiungo che nelle scorse settimane, ho personalmente investito in Iveco, sfruttando queste fasi cicliche, andando più volte in profitto, nel corso di pochi giorni, una settimana circa
- altra considerazione: Iveco = trasporto pesante, la transizione elettrica incide meno; Iveco produce camion, a differenza di Stellantis (fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA) che è orientata ai veicoli leggeri, non camion; esistono camion elettrici, la stessa Iveco sta mettendo in atto progetti per l'elettrico, tuttavia è chiaro che il trasporto pesante su strada risente meno delle restrizioni, per ambiti di questo genere
Fatte queste considerazioni, vediamo infine il grafico di Iveco (MIL-IVG) ad un mese, tratto da TradingView. L'indicatore RSI a 14 periodi 30-70 indica che siamo abbastanza in fase ipervenduto; l'indicatore VWAP intorno alla quotazione a candele, lo possiamo anche ignorare per il momento, è un indicatore utile nell'intraday trading. Già nei prossimi giorni, un target 9,3 - 9,4 è con buona probabilità più che raggiungibile.
Nota: a distanza di una settimana, dopo un proseguimento della correzione notiamo negli ultimi giorni un chiaro segnale rialzista, andando verso il livello target, correlato anche con il recupero dell'indice generale FTSE-MIB.
E la settimana dopo, target più che raggiunto. Come volevasi dimostrare.
Sempre legato al tema, molto interessante il settore bancario italiano, che dal punto di vista fondamentale è molto solido; quindi se aziende come UniCredit, Intesa Sanpaolo ecc subiscono una correzione alla quotazione (es. andamento ciclico di FTSE-MIB, speculazione su notizie di vario genere, ecc), diventa un'interessante occasione di investimento! Più in dettaglio: