Dopo aver visto il caso Perché l'IA NON è una bolla?, vediamo l'importanza di una maggiore adozione, diffusione dell'Intelligenza Artificiale Generativa per l'Italia.
Dallo studio <<AI 4 Italy: from theory to practice – Verso una politica industriale dell’IA Generativa per l’Italia>> condotto da The European House Ambrosetti Group e Microsoft Italia (fonti ufficiali: news.microsoft.com, ambrosetti.eu), la situazione attuale presenta opportunità molto interessanti per la nostra nazione, vediamo i punti principali:
- l'Italia è in ritardo su tutto, investimenti, conoscenza e adozione delle tecnologie di IA sono ad oggi poco diffuse per il nostro paese; in realtà tutta l'Europa, che a parte qualche parentesi fortunata e ammirevole come Mistral AI, ha contribuito solo per il 4% allo sviluppo dell'IA generativa (classifica ampiamente dominata da USA con il 69% del totale, poi Cina)
- secondo alcune stime, adottando in modo diffuso l'IA generativa, il PIL italiano potrebbe avere una crescita aggiuntiva del +18,2% nei prossimi 15 anni; soprattutto settori come ingegneria meccanica e la farmaceutica potrebbero beneficiare di queste tecnologie; piccole e medie imprese, essendo in genere meno performanti ed efficienti, presentano il più ampio margine di opportunità, una volta sviluppate le giuste competenze
- è fondamentale che tutto vada nella giusta direzione, quindi anche lato normativo non possiamo permetterci di ostacolare ricerca, sviluppo e innovazione! Purtroppo anche la "fuga di cervelli" è un problema molto diffuso in Italia, persone competenti nel settore IA trovano oggi scarse opportunità nella nostra nazione mentre all'estero (USA soprattutto) il settore è fortemente incentivato e finanziato
Da uno studio (pubblicato da The European House - Ambrosetti SPA) è emerso che circa la metà delle aziende italiane intervistate ha già provato ad adottare soluzioni di Intelligenza Artificiale, con benefici lato produttività ed efficienza (il principale limite all'adozione, è la mancanza di competenza specifica); gli ambiti principali sono:
- reperire informazioni: 55%
- assistenza virtuale: 48%
- processi più efficienti: 47%
È fondamentale quindi un rapido round di investimenti, fatti come si deve, a livello nazionale (e anche Europeo!). È inammissibile infatti che tutta l'Europa - con un PIL circa comparabile con quello USA) abbia contribuito solo per il 4% rispetto al 69% degli USA, per quanto riguarda lo sviluppo dell'IA generativa. In un settore così importante e oggi assolutamente trainante, con enormi potenzialità, decisamente si può e si deve fare di meglio. Per il nostro paese, se ne parlava anche qui: AI Act: approvazione del Parlamento Europeo, e l'Italia?
Proprio a distanza di un mese da questo studio preventivo, arriva un'importante notizia: Microsoft investe 4,3 miliardi di euro in Italia