Ora c'è molta preoccupazione in giro riguardo al fatto che l'IA possa essere una bolla. Vedi il caso NVIDIA, crescita vertiginosa e poi una correzione più che marcata, così come tutto il NASDAQ (fondamentalmente, tutte le top aziende del settore hi-tech USA) che ora dopo il crollo procede con fluttuazioni e deve ancora iniziare una solida ripresa. Tuttavia l'IA NON è una bolla e molti studi lo dimostrano, è completamente diversa da situazioni precedenti. Occorre però prestare attenzione prima di investire, ora vediamo più in dettaglio i vari punti.
Perché l'IA non è una bolla? Cosa differenzia l'IA dalle precedenti bolle speculative?
Per definizione, una bolla speculativa è un aumento considerevole e ingiustificato (da sottolineare!!!) dei prezzi, in un periodo limitato nel tempo. Poi si rompe questa crescita esplosiva e la quotazione delle aziende coinvolte crolla.
Nel caso dell'IA la situazione è diversa, pur essendo complessa. La preoccupazione che sia una bolla è dovuta al fatto che il rendimento delle aziende, indici coinvolti è aumentata molto, con un ritorno medio sull'investimento molto elevato; che questo non possa essere sostenibile e quindi costante nel tempo, diciamo che è un dato di fatto, quindi le correzioni sono più che lecite. Tuttavia l'IA è una vera e propria rivoluzione, gli utili delle aziende sono cresciuti in modo esponenziale (dal 2010 a livello globale, per il settore tecnologico EPS +400% circa rispetto ad una media globale del +25% di tutti gli altri settori). Quindi è importante notare il fatto che la forte crescita della quotazione è andata di pari passo con una forte crescita degli utili di queste aziende.
Altri dettagli tecnici, il rapporto P/E (prezzo/utili, indica quanto un'azienda è sovrastimata o sottostimata) delle attuali aziende in ambito IA ha una media di 25, che è medio-alto ma non esagerato, mentre nella bolla di internet (Bolla delle Dot-com, 1997-2000) il valore medio P/E delle aziende coinvolte era pari a 52.
Il crollo che c'è stato, verso fine luglio e dal quale non siamo ancora "al sicuro" (in parte il mercato è risalito, ma la volatilità nel breve termine continua) è dovuto a questo: crescita enorme implica aspettative enormi. Purtroppo è così, i risultati trimestrali di NVIDIA per esempio (28 agosto 2024) hanno riportato utili pari a 30 miliardi di dollari (sinceramente, dovrebbe essere un risultato più che buono) e aspettative comunque di crescita. Per ovvie ragioni, un'azienda che è cresciuta del +122% rispetto all'anno precedente, può continuare a crescere ancora ma non con lo stesso tasso, ovviamente. Questo è il motivo della correzione, calo generale dei prezzi (partito da NVIDIA, dal settore hi-tech USA e che poi ha interessato a cascata un po' tutto il mercato azionario globale).
L'IA non è una bolla, quindi... Conviene investire ora?
La domanda è complicata, non è una bolla per quanto abbiamo visto, ma occorre comunque prestare attenzione. Pensiamo a questa analogia: se notiamo un forte aumento nei prezzi in un negozio, ci facciamo prendere dall'entusiasmo e acquistiamo? A noi sembra scontato dire di no, preferiamo acquistare in fase di sconti, eppure nel mercato azionario molte persone... Ragionano al contrario!! Ha senso acquistare se pensiamo che entro il nostro orizzonte temporale di interesse (breve termine, lungo termine che sia) dalle nostre analisi abbiamo motivo di credere che le quotazioni aumenteranno, altrimenti è meglio attendere o investire in altro. Quindi, la mia opinione personale (ribadisco che poi ognuno deve fare le proprie valutazioni) è certamente questa:
- breve termine: i mercati sono ancora caratterizzati da forte volatilità, quindi in un mese o poco più non è detto che ci sia una stabile ripresa; ancora grossi crolli sono improbabili, ormai siamo chiaramente in ipervenduto (e ricordiamo che non ci sono le caratteristiche di una bolla, beni e servizi delle aziende hi-tech tra l'altro sono chiaramente una parte importantissima della nostra vita quindi sappiamo di cosa stiamo parlando); tuttavia come detto, questa situazione di oscillazioni (+3% un giorno, -3% il giorno seguente...) può ancora continuare; dal punto di vista tecnico, nel grafico ad un anno quando SMA20 supera con decisione SMA50, in concordanza col resto possiamo dire che sia un segnale di ripresa (leggermente in ritardo, ma abbastanza sicuro)
- lungo termine: se abbiamo orizzonte a lungo termine, almeno un anno, è una grande occasione di investimento! Piuttosto che prediligere un'azienda singola (es. NVIDIA) è preferibile investire in modo diversificato, con un indice (come EQQQ, che in pratica è NASDAQ-100 con quotazione in euro, vedi anche: ETF sull'Intelligenza Artificiale); l'indicatore RSI (Relative Strength Index), molto usato nell'analisi tecnica, ci dice chiaramente che ad orizzonte di un anno il NASDAQ è chiaramente ipervenduto e ancora di più se lo mettiamo con un orizzonte degli ultimi 3-6 mesi. Ipervenduto, con buona solidità fondamentale (parliamo delle principali aziende hi-tech a livello mondiale, beni e servizi di cui non possiamo fare a meno ogni singolo giorno) significa buone prospettive di crescita; viceversa quando ci sono stati periodi di ipercomprato, quotazione cresciuta molto rapidamente, sono seguite delle correzioni (nel breve termine); dunque se non abbiamo paura di un po' di volatilità nel breve termine e vogliamo lasciare il nostro capitale investito - orizzonte di un anno o più - i prezzi sono ancora bassi e le prospettive future di crescita sono più che buone (anche solamente pensando al picco di metà luglio, il NASDAQ-100 può crescere del 12% per recuperare il livello già raggiunto e nel lungo termine - basta anche osservare la quotazione di lungo, lunghissimo termine - il trend generale è ovviamente di crescita)
Per concludere vediamo due immagini a confronto, che mostrano l'indicatore RSI e la risposta nella quotazione: NASDAQ-100 a lungo periodo nel primo grafico (notare quindi l'ipercomprato agli inizi Duemila) ed EQQQ (di fatto la replica dello stesso indice, quotato in Europa) nell'ultimo anno (notare l'ipercomprato di giugno-luglio 2024 e il seguente calo che ha portato ad una situazione opposta, ipervenduto e quindi già un tentativo di ripresa).