Vladimir niente male, progetto per certi aspetti simile a Wine (acronimo di "Wine Is Not an Emulator"). ATL (Android Translation Layer) infatti, come indicato nell'articolo, a differenza di Waydroid ad esempio non crea un ambiente stand-alone, container completo, un "sistema nel sistema" (vedi Virtualbox) ma invece vengono tradotte le chiamate di sistema Android in chiamate Linux, quindi con un livello di efficienza molto maggiore rispetto a dover ricreare tutto l'ambiente Android e caricarlo in memoria. Faccio un parallelismo, ci sono delle analogie con la differenza fra Snap e APT, in ambiente Linux (pacchetti condivisi delle dipendenze, oppure copiati più volte, quindi duplicati).
Sicuramente, compatibilità e portabilità rendono più semplice e adatto un approccio "che copia tutto", mentre lato performance, efficienza nell'uso delle risorse, sicuramente un approccio più attento e ottimizzato come ATL, è molto interessante! Appena possibile, vedrò di testarlo! ☺️