Abbiamo parlato di Keywordsheeter, un interessante strumento per la ricerca keyword (aspetto importante di qualunque strategia SEO).

Vediamo oggi lo strumento Google Keyword Planner (ads.google.com/intl/it_it/home/tools/keyword-planner), ottimo strumento di Google che fornisce informazioni sulla ricerca keyword (volume di ricerca nel tempo, filtri nei risultati, anche i valori di CPC medio ovvero il costo per click di ogni annuncio a pagamento, contenuto sponsorizzato, nei risultati di ricerca).

Vediamo alcuni consigli utili e interessanti, diversi dall'uso classico:

  • scegliere keyword con basso livello di competitività ma trend in aumento (quindi, alto potenziale)
  • filtrare e ordinare le keyword in base all'intento di ricerca (navigazionale, transazionale... se riguarda informazioni del tipo how-to oppure se è più inerente all'acquisto di un prodotto/servizio)
  • studiare la concorrenza, competitors: inserendo il sito web di un competitor, vengono mostrate le principali keyword inerenti a quel dominio, conoscere quindi opportunità dove competere oppure differenziarsi
  • verticalità dei contenuti: partendo da qualcosa di più generico, si può decidere di approfondire il tema, ad esempio nella discussione su keywordsheeter parlavamo di pompe di calore, approfondimenti sono es. articoli oppure paragrafi che riguardano pompe di calore geotermiche oppure pompe di calore aria-acqua, e così via
  • intercettare le ricerche con domande: ad esempio "come/quando/cosa...?", il box "People Also Ask" ovvero "Le persone hanno chiesto anche" contiene spesso un formato domanda-risposta
  • filtrare i dati in base alla localizzazione geografica (a seconda dei casi, i risultati potrebbero variare da una zona all'altra quindi studiare la zona di proprio interesse)
  • ottimizzare le keyword in base al dispositivo: desktop o mobile, ad esempio le "ricerche locali" tendono a diffondersi di piùin ambito mobile, viceversa per altri servizi e ricerche si usa di più il computer
  • ricerca per gruppi di keyword: si tratta di raggruppare keyword simili, studiando quindi "a blocchi"
  • per Google Ads: destinare un budget per keyword di tipo "branded" ovvero ilnome del brand, sembra assurdo dato che un utente che cerca quel brand vuole già il nostro sito, ma la strategia è conveniente in quanto costa pochissimo (non c'è competizione d'asta sul tuo nome), aumenta la visibilità, "brand awareness"e aumenta il CTR dato che per la ricerca di tipo branded compare il tuo sito sia come annuncio sia come risultato organico, è molto improbabile quindi che uno vada a cliccare su un sito diverso

NB: questi consigli generali possono essere valutati sia per la SEO (posizionamento organico, gratuito) sia per gli annunci a pagamento (Google Ads), a seconda dei casi.

Approfondimento:
SearchEngineJournal

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