Il Piano Mattei per l'Africa è un progetto ufficializzato a gennaio 2024, in cui l'Italia ha stretto accordi con dei paesi africani (Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Costa d'Avorio, Mozambico, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya) con lo scopo di cooperare per investimenti in vari ambiti (sanità, istruzione, acqua, energia, fino alla digitalizzazione e anche Intelligenza Artificiale). Di questi progetti si è anche parlato a marzo 2024 in occasione del G7 sull'IA, a Trento e Verona.
Oltre all'Italia che ha elaborato il progetto, tutto il G7 intende investire, creando un vero e proprio AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, nuove tecnologie in grado di aumentare di molto l'efficienza locale, in tutti i settori, quindi per un maggior benessere, crescita sostenibile. L'Hub nascerà nel 2025. Complessivamente per il progetto è previsto lo stanziamento di 5,5 miliardi di euro.
Fanno parte del progetto anche alcune startup africane, fra cui: Birrama (Etiopia, agricoltura di nuova generazione), Kitabu (Kenya, servizi IA per l'educazione, didattica), IrWise (Tunisia, gestione idrica nell'ambito agricolo), InstaDeep (Tunisia, servizi IA per l'ambito aziendale). Alle startup africane verrà dato accesso a supercomputer e un aiuto alla possibilità di elaborare grandi modelli linguistici (LLM) e ovviamente la possibilità di formazione.
Anche varie multinazionali hanno partecipato al progetto, fra cui AWS, Engineering, Sony; poi altre aziende italiane come iGenius, Cineca. Ricordiamo poi che anche Microsoft, che ha investito 4,3 miliardi di euro in Italia proprio di recente, ha come focus il potenziamento dell'infrastruttura digitale in Italia ma anche con un occhio al nord Africa.
L'Africa ha enormi opportunità di crescita e miglioramento, in vari settori. Quindi con questi investimenti, le previsioni per i prossimi anni sono di una crescita enorme della ricchezza del continente. Oltre a garantire condizioni migliori alla popolazione, investire in zone povere ad alte potenzialità di sviluppo è sicuramente una strada utile ed efficiente, le cifre spese lo dimostrano.
Più info sul sito ufficiale mimit.gov.it e infine una foto tratta dallo stesso sito.
