L'Einstein Telescope (Telescopio Einstein) sarà un futuro rilevatore di onde gravitazionali, il più grande al mondo, probabilmente operativo a partire dal 2035. Entro la fine del 2024 sapremo dove questo progetto "made in Europe" quindi ESA, l'Agenzia Spaziale Europea (vedi anche argomento correlto: LISA: la missione NASA-ESA per cercare nuove onde gravitazionali).
Ancora da confermare, l'idea più accreditata è che venga posizionato in Italia (in Sardegna, nella miniera di Sos Enattos a Lula, NU), per un costo complessivo di 1,7 miliardi di euro, con un mix di finanziamenti regionali, nazionali, europei. Una proposta alternativa verrebbe dall'Olanda, in una zona però non ideale in quanto densamente popolata quindi per evitare rumore di fondo (molto rilevante quando si studiano onde così deboli) occorre scavare molto in profondità, con costi anche maggiori. Quindi l'Italia sembrerebbe in posizione di vantaggio per aggiudicarsi questo progetto e diventerà anche un'importante occasione a livello internazionale, contribuire alla crescita del nostro paese in ambito hi-tech e tecnologie avanzate (ricordiamo inoltre, che proprio di recente Microsoft investe 4,3 miliardi di euro in Italia).
Dal sito dell'Agenzia Spaziale Italiana (asi.it) viene spiegato come questo nuovo progetto sarà superiore agli attuali strumenti, interferometri LIGO (USA) e Virgo (Italia). L'Einstein Telescope sarà in grado di rilevare onde gravitazionali a bassissima frequenza, avvicinandosi sempre di più alla fase di immediato "post Big Bang". Il rilevatoore dovrà comunque essere posto ad una profondità compresa fra i 100 e i 300 metri, con le migliori tecnologie di isolamento.
Vediamo infine un'immagine del sito prescelto Sos Enattos, tratta dal sito ufficiale einstein-telescope.it.
