Vladimir un risultato positivo, secondo quanto detto da punto-informatico:
Con un +23% delle attività legate alle criptovalute registrato nel corso dell’ultimo anno, l’Italia è il terzo paese in Europa per quanto riguarda la crescita di questi asset
La diffusione delle criptovalute potrebbe crescere ancora, il limite principale per la gente comune è questo: <<compro Bitcoin, Ethereum ecc, e poi cosa me ne faccio???>>
Al giorno d'oggi è difficile spendere questo tipo di valuta, solo alcuni negozi, pochi, la accettano (più che altro vista l'enorme volatilità, il prezzo in Bitcoin (o altre crypto) dovrebbe riadattarsi spesso mentre il prezzo in euro, resta sempre quello. Un'opzione è quella di convertire al tasso di cambio attuale, quindi che al negoziante arrivi effettivamente il valore (equivalente in euro) che si aspetta. Altrimenti es. se oggi Bitcoin vale 20.000 euro, il prezzo di 200 euro equivale a 0,01 Bitcoin, domani Bitcoin vale 10.000 euro, se il negoziante non adatta il prezzo (che quindi sarebbe 0,02 Bitcoin e non 0,01) è come se vendesse il prodotto a metà prezzo e la cosa non può funzionare! Quindi è importante considerare questo aspetto: al negoziante conviene convertire al tasso di cambio attuale, in modo che di fatto a lui arrivi l'equivalente in Euro e non cambia nulla, è una valuta come un'altra.
Per diffondere maggiormente l'uso delle criptovalute quindi, come prima cosa occorre fare in modo che siano spendibili, altrimenti l'unico uso che se ne può fare (a parte le transazione per "spostare denaro", per varie ragioni) è legata al trading (vedi investimento in criptovalute), quindi acquisto es. l'equivalente di 1000 euro in Bitcoin pensando che nel tempo il valore possa aumentare e che quindi sia un investimento profittevole.