Vladimir beh, un tema così complesso e vasto non si potrà mai riassumere in una singola discussione (non a caso esistono interi libri sull'argomento), questo per varie ragioni.
Faccio giusto qualche considerazione interessante, che si allontana da quanto abbiamo trattato finora:
- Rally Trading: una strategia molto interessante, avevo letto il libro dell'autore Giacomo Bruno (molto competente, lo seguivo anche per altri ambiti), questo libro è disponibile gratuitamente su Amazon se hai "Kindle Unlimited". Giusto una breve sintesi: per questo tipo di attività di trading, la maggior parte del tempo la passi a guardare! Stare fermo, aspettare il momento giusto per investire. Ad esempio su Coinmarketcap hai un riepilogo dell'andamento di tutte le criptovalute (tantissime, sono ben 21204 al momento!!), poi fra quelle presenti nella tua piattaforma di trading che usi, quando è il momento giusto per investire vedendo il grafico di una criptovaluta (anche qui, dipende dalla tua strategia, quello che uso io ad esempio è l'incrocio fra due medie mobili, supportato da un trend positivo o quantomeno non-negativo, la media mobile veloce che supera nettamente la media mobile lenta), allora investi: di solito il "rally" dura un paio di giorni, continui a monitorare l'andamento prima di chiudere la posizione (o meglio, imposti dei "take profit" dinamici ovvero fintanto che sale li aumenti, poi quando inizia a scendere es. del 5% è ora di chiudere e intascare quello che hai guadagnato)
- "criptovalute del futuro": abbiamo assistito di recente (metà settembre 2022) al Merge di Ethereum, con risparmio energetico incredibile, del 99,95% rispetto a prima! In futuro questo sarà sempre più importante, ad esempio secondo Wall Street Italia Bitcoin ha provocato danni ambientali per 12 miliardi di dollari!! Il problema è principalmente il protocollo Pow (che aveva anche Ethereum prima del "Merge", ora utilizza protocollo Pos), infatti il protocollo Pow consuma moltissima energia elettrica e circa il 64% di questa proviene da combustibili fossili, quindi fonti non rinnovabili (con le ovvie ripercussioni ambientali). Secondo uno studio:
- i costi ambientali del Bitcoin rappresentano il 35% del valore di mercato
- i costi ambientali del petrolio rappresentano il 41% del valore di mercato (sono quindi molto vicini!!)
- i costi ambientali dell'oro rappresentano solamente il 4% del valore di mercato