Google ha introdotto l'algoritmo SpamBrain, basato sull'Intelligenza Artificiale, con lo scopo evidente di eliminare lo spam dai risultati di ricerca, per offrire un contenuto sempre migliore ai propri utenti. Fin dalla sua nascita Google ha cercato di combattere lo spam, di vario genere, sempre con nuovi algoritmi più evoluti. In particolare ora con il Webspam Report 2021, sono stati raggiunti ottimi risultati. Dati dichiarati da Google:
- rispetto al 2020, un numero sei volte maggiore di siti spam rilevati
- rispetto all'inizio, primi anni duemila, 200 volte più siti spam rilevati
In particolare, a parte lo "spam della peggior specie" finalizzato a sé stesso, contenuti di bassissima qualità, link a siti poco raccomandabili ecc, occorre prestare attenzione in ambito Black Hat SEO, in particolare la sovraottimizzazione per la manipolazione del ranking: uno dei "problemi" SEO più diffusi, ovvero inserire in modo innaturale, forzato una serie di keyword, parole chiave, in modo tale da cercare di ottenere un posizionamento per quei termini di ricerca; questo se viene fatto in modo forzato e innaturale, non porta valore all'utente (un contenuto di testo pieno di parole chiave, non è un testo realmente utile per risolvere un problema, venire incontro alla ricerca effettuata dall'utente). Il corretto bilanciamento e l'ottimizzazione SEO di oggi è molto delicata, quindi chi va giù pesante con tecniche vietate e sconsigliate da Google stessa, è possibile che al prossimo update dell'algoritmo si ritrovi il proprio sito penalizzato.
Al momento i dati migliori a disposizione di Google per valutare la qualità dei contenuti, riguardano tutto ciò che rientra nei parametri di Esperienza Utente. L'Intelligenza Artificiale (precisiamo, ancora con qualche "lacuna") sta andando nella direzione di automatizzare il tutto, una miglior analisi e interpretazione dei dati per poi prendere delle decisioni.
Approfondimenti:
seozoom.it
hdblog.it
developers.google.com