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  • Azienda Rovagnati! (Ransomware Lockbit)

Il brand italiano Rovagnati è stato colpito da un attacco di tipo ransomware prima del 19 luglio almeno da quello che hanno detto i criminali del gruppo Lockbit, che ora hanno diffuso online l'intero data breach di dati rubati all'azienda!
Non ci sono ancora documenti ufficiali che danno la certezza da parte dell'azienda ma il fanatico gruppo conferma quello che avevano detto verso metà luglio!

dati interni alla società rubati e ora diffusi online alla mercé di chiunque e gratis

Le violazioni dei dati possono sicuramente mettere a rischio la reputazione aziendale, ma a maggior ragione se si considera la quantità di informazioni che si possono estrarre da questi file per poterle utilizzare in futuro.
Le principali cause sono soprattutto la bassa applicazione delle regole aziendali (almeno se ci sono) per quanto riguarda la sicurezza informatica!🤦🏻‍♂️
Per i ransomware sono sempre quelle!

  • avere sistemi operativi sempre aggiornati (non Windows XP)
  • avere buonsenso
  • diffidare da download di qualsiasi file proveniente da fonti non ufficiali!
  • controllare sempre il mittente nella casella di posta! (Anche a piccole variazioni di lettere/numeri).

    Samueleex interessante, tempo fa avevamo parlato proprio di LockBit!
    Quanto alle misure di precauzione con i ransomware, oltre ovviamente a quanto indicato, aggiungo anche: backup periodico dei propri dati importanti! Il malware rende inaccessibili i propri dati, se noi li abbiamo già salvati altrove, è sufficiente un bel reset forzato senza perderci nulla. Chiaro che comunque la consapevolezza viene prima di ogni cosa, prevenire i problemi che riguardano l'ingegneria sociale.

      2 anni dopo
      • Modificato

      Abbiamo già parlato di LockBit in più occasioni:

      Vediamo oggi una novità, da punto-informatico.it.

      Operation Cronos: arresti e chiusura di molti server LockBit

      In questi giorni Europol, FBI e la National Crime Agency del Regno Unito hanno collaborato per smantellare l'organizzazione LockBit, grazie all'Operazione Cronos (durata circa un mese e composta in totale da undici stati); nello specifico, sono stati arrestati due membri del gruppo, sono stati chiusi 34 server, sequestrati 200 wallet di criptovalute rubate e rimossi ben 14.000 account di cybercriminali.

      Un buon risultato per le forze dell'ordine, che comunque dovranno continuare a lavorare per cercare gli altri componenti del gruppo e smantellare quindi totalmente le minacce.
      LockBit 3.0 logo, da punto-informatico.it

      Aggiornamento: secondo le unità investigative, era in progetto la creazione di LockBit 4.0 quindi una versione più evoluta e pericolosa del malware. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti offre 15 milioni di dollari a chi riesce a fornire informazioni che portino all'identificazione e arresto dei leader di LockBit (vedi state.gov). Sicuramente una ricompensa interessante! 😄

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