Questo è un tema interessante, il cloaking è (soprattutto, era) usato in ambito SEO Black Hat:
Il cloaking è una tecnica informatica mediante la quale, grazie a particolari script, è possibile mostrare ai motori di ricerca un contenuto differente da quello che realmente il sito internet propone agli utenti
Diciamo così: 15-20 anni fa Google (e analogamente gli altri motori di ricerca) avevano algoritmi meno sofisticati, meno avanzati, quindi si faceva uso di tecniche per "fregare" il motore di ricerca, una di queste era proprio il cloaking. Oggi chi segue questa tecnica viene "bastonato" dall'algoritmo, etichettato come spam, scarsa autorevolezza e affidabilità ed è bene che sia così.
Per quanto riguarda il cloaking, facciamo questa distinzione:
- hai hackerato il sito web di un competitor, allora (per non farti beccare) fai una cosa di questo tipo: nascondi del testo o link (es. testo bianco su sfondo bianco) con termini relativi a sesso, droga, spam, attività illegali ecc; in modo che il competitor venga etichettato come spam da Google e altri motori di ricerca (il testo nascosto all'utente, altrimenti l'attacco viene scoperto facilmente)
- cloaking nel tuo sito: il classico "keyword stuffing" ovvero non vuoi che l'utente legga 1000 keyword e relative combinazioni, quindi le inserisci in modo "nascosto" (ad esempio intervenendo tramite CSS, testo bianco su sfondo bianco oppure carattere molto piccolo, illeggibile) che comunque il motore di ricerca legge ugualmente; anni fa veniva usata questa tecnica, oggi è assolutamente obsoleta e da evitare
Da ribadire, che il cloaking oggi è da evitare! Tecnica obsoleta di pessima qualità, le penalizzazioni possono essere parziali o totali (pagine web declassate, escluse dall'indice o addirittura l'interno dominio escluso, nei casi peggiori). Nella migliore delle ipotesi, non accade nulla, l'algoritmo ignora quanto fatto (es. "keyword stuffing") quindi al giorno d'oggi benefici per attività del genere non esistono.
Merita un approfondimento poi il "Soft Cloaking".