Un indicatore storico della salute economica globale, è il prezzo del rame. Apparentemente sembra strano che possa avere tale ruolo, ma è caratterizzato da:
- forte utilizzo in varie industrie
- elettronica (circuiti stampati, componenti elettronici, ecc) per il 60% della domanda globale
- costruzioni, edilizia (tubazioni, impianti elettrici, ecc) per il 20% della domanda globale
- trasporti (motori elettrici, batterie, cavi, ecc) per il 20% della domanda globale
Vista la forte applicazione in vari settori, la sua domanda (e di conseguenza l'equilibrio domanda/offerta determina il prezzo di mercato) è un chiaro indicatore delle fasi di ciclo economico. In particolare:
- espansione economica: domanda del rame in aumento, visto l'aumento di produzione (elettronica, costruzioni, veicoli elettrici, ecc)
- recessione economica: domanda del rame in calo, visto il calo degli investimenti e produzione
L'affidabilità dell'indicatore è anche data dall'offerta rigida (quindi l'impatto della domanda è fondamentale, altrimenti si avrebbe un ribilanciamento): tempi e difficoltà tecniche per aprire nuove miniere, limiti geografici (Cile, Perù, Cina, Congo coprono oltre il 50% della produzione mondiale). Per questi motivi l'andamento del prezzo del rame è correlato alla crescita del PIL globale, andamento degli investimenti, produzione.
A luglio 2025 il rame ha raggiunto il nuovo massimo storico (il rame viene denominato "Dr Copper", come avesse ricevuto un dottorato in economia, vista la sua "abilità" nel prevedere l'andamento del mercato globale). L'analisi della situazione attuale, suggerisce questi punti verosimili:
- Forte domanda trainata dalle tecnologie verdi e digitali (vendite di veicoli elettrici in forte crescita, impianti rinnovabili, 5G, Data Center e infrastruttura IA)
- Inflazione e svalutazione del dollaro: il riferimento del prezzo del rame è in dollari (Copper/USD), l'attuale politica di svalutazione del dollaro alza ancora di più il prezzo del rame (anche se venisse mediato, "aggiustato" da questo valore, sarebbe comunque sempre elevato)
- tensioni sull'offerta: vincoli di produzione e regolamentazioni ambientali più stringenti (ESG) riducono le possibilità di apertura di nuove miniere (quindi a maggiore motivo, la variazione di domanda diventa importante)
Negli ultimi decenni, ogni recessione globale ha visto un crollo del prezzo del rame. Come detto, vista la sua importanza in vari settori (elettronica e digitale, transizione elettrica), in termini di "sentiment" il nuovo massimo storico indica forte fiducia (quindi è una relazione biunivoca), per una continua crescita.
Da considerare piccole differenze rispetto al passato, ad esempio:
- nuovi materiali (fibra ottica, ecc) potrebbero limitare la domanda di rame
- la Cina rappresenta circa il 50% del consumo globale di rame, quindi non viene considerata in modo omogeneo la variabilità geografica
Nell'attuale contesto, IA e innovazione come fattori trainanti, con USA leader e Cina, Europa che seguono, rendono almeno nel medio termine l'andamento del prezzo del rame un ottimo indicatore per la salute dell'economia. Rappresenta non solo l'industria tradizionale "vecchio stile" ma anche e soprattutto le "industrie del futuro". Ovviamente associando l'andamento del prezzo del rame, con altri indicatori, abbiamo un quadro più generale e attendibile.
A livello di esempio, si riporta un grafico tratto da TradingView, ultimi anni, candele settimanali Copper/USD, grafico a linee S&P500. Questo è importante per spiegare un'anomalia che si è verificata.

L'anomalia riguarda la situazione ad aprile 2025.
- shock tariffario: si scatena "panic selling", S&P500 crolla; il rame inizialmente resiste (Copper/USD è avvantaggiato dalla contemporanea svalutazione del dollaro) e si consideravano stimoli cinesi, pressioni sull'offerta
- crollo sincrono: quando la fase di panico raggiunge i valori più alti (indicatore VIX oltre 50, "indice della paura", fondamentalmente la volatilità implicita nelle opzioni S&P500), la domanda di rifugio e liquidità fa crollare anche le commodity, fra cui il rame
- ripresa: ovviamente la "marcia indietro" sui dazi, necessaria per evitare crisi degli USA e recessione globale, ha riacceso le speranze innescando un rally dei mercati; sia S&P500 che rame ne beneficiano, in particolare quest'ultimo che sfrutta ancora il continuo indebolimento del dollaro
Vediamo infine un altro confronto: rame vs oro?
- rame: indicatore di crescita e sviluppo, come abbiamo visto
- oro: il bene rifugio per eccellenza
In generale la correlazione è inversa (fiducia nella crescita, produzione, infrastruttura vs crisi e necessità di bene rifugio), ma... Ci sono eccezioni! Sia nel 2022-2023, sia ora nel 2025, l'alta inflazione può causare una risalita contemporanea dei due. Il rame sale per le prospettive di crescita economica, l'oro sale perché gli investitori vogliono proteggersi dalla perdita di potere d'acquisto (investendo in vario modo e l'oro, essendo bene rifugio, è una delle scelte).
Dunque in definitiva, il rame continuerà ad essere un indicatore affidabile in un mondo sempre più digitale e in un'ottica di transizione energetica. Se, come opportuno, questo viene valutato assieme ad altri indicatori, riusciamo ad avere una visione più chiara di tutto il contesto.