Grazie alla notevole e continua crescita dell'Intelligenza Artificiale, in tutti gli ambiti, andiamo a toccare anche l'argomento Salute. Ad esempio abbiamo questi temi interessanti:
- I sistemi di intelligenza artificiale come strumento di supporto alla diagnostica (salute.gov.it)
- Intelligenza Artificiale e Salute - OMS: “Grande opportunità ma anche molti rischi. Vanno garantite sicurezza ed etica” (quotidianosanita.it)
- 3D-printed epifluidic electronic skin for machine learning–powered multimodal health surveillance (science.org)
Le questioni etiche dell'IA le abbiamo in parte già affrontate e iniziamo ad averne consapevolezza. È interessante soprattutto l'ultimo punto, ovvero un'innovazione che ci lascia piuttosto stupiti (il link manda all'articolo dello studio, in lingua inglese, molto approfondito). In sintesi, vediamo di spiegare in modo semplice il concetto:
- lo scopo è avere un dispositivo indossabile, fisico-chimico, in grado di rilevare informazioni sensoriali, sorveglianza real-time della nostra salute e, tramite IA, modelli interpretativi e predittivi
- stampa 3D
- il risultato è un materiale "epifluidic elastic electronic skin" (denominato e3 - skin)
- questi dispositivi, biosensori aderenti alla nostra pelle ("uomo bionico"? Ricordiamo la questione etica...) hanno un modulo wireless e funzionando secondo quanto detto; dalle immagini, appare semplicemente come un tatuaggio sulla pelle
Ribadendo la questione etica, abbiamo già visto l'importanza per quanto riguarda la regolamentazione, i Bias dell'Intelligenza Artificiale. Ora la questione si fa ancora più critica, la spinta all'innovazione che esce dal solo ambito software, nemmeno resta confinata ad un robot in termini di hardware, ma vuole appunto "creare un ibrido" con l'essere umano (e con e3 - skin, è stato reso possibile e come si può immaginare, è solo l'inizio).
Infine un'illustrazione dell'epifluidic elastic electronic skin, sempre tratta da science.org.