Ebbene, una novità (più che comprensibile): il TLD (Top Level Domain) .ai era inizialmente usato per la cosiddetta isola di Anguilla, territorio d'oltremare britannico situato nei Caraibi: superficie di 91 km2, circa 15.000 abitanti.
Di recente il dominio .ai è stato inserito nella lista dei domini generici, Generic Country Code Top Level Domains (vedi developers.google.com) e riguarda ovviamente l'Intelligenza Artificiale. Quindi:
- gTLD (generic TLD): non associato ad un paese specifico, i classici .com, .net, .org, .xyz, ora anche .ai
- ccTLD (country code TLD): ad esempio .it, .de, .uk, ecc
Gary Illyes del team di ricerca di Google (SearchEngineJournal, developers.google.com) afferma:
“As of early June, 2023, we treat .ai as a gTLD in Google Search, so yeah, you can use it for your global presence!”
In effetti ha perfettamente senso la cosa e il punto è questo: risolto il dilemma relativo all'isola di Anguilla, un'azienda che si occupa di IA può benissimo usare .ai come TLD anziché i più generici .com, .net, .org ecc, in questo modo rende già l'idea del proprio settore, di cosa si occupa. L'obiettivo finale è sempre l'esperienza utente, dobbiamo ragionare in quest'ottica. Fintanto che l'utente si poteva aspettare contenuti relativi all'isola di Anguilla, usare .ai per altri scopi sarebbe stato fuorviante per l'utente (e potenzialmente penalizzante, un po' come registrare un dominio .de e poi scrivere solo in Italiano anziché in Tedesco!). Dato che però oggi con .ai si intende pricipalmente l'ambito dell'Intelligenza Artificiale (Artificial Intelligence, significato internazionale), un sito web che tratta di IA, come detto, può benissimo fare uso di questo dominio e anzi, rispetto ad uno più generico rende già meglio l'idea fin da subito.
Vediamo infine un'infografica relativa ai domini con TLD .ai: