Insuccesso del Piracy Shield (legge anti-pezzotto)
Da un articolo di wired.it vediamo che la Legge 93/2023 nota come "Legge anti-pezzotto" o "Piracy-Shield" (letteralmente, "scudo anti pirateria") nella pratica non ha funzionato come previsto.
Nello specifico, il sistema è piuttosto rudimentale, poco accurato, infatti sono stati bloccati siti che non facevano nulla di illegale.
Questo semplicemente perché, assurdo ma vero, il blocco avviene unicamente per IP e non per dominio, quindi ad esempio tramite hosting condiviso, se il mio sito perfettamente legale (che magari si occupa di tutt'altro!) condivide lo stesso IP (server condiviso) di un servizio illecito, tramite il blocco per IP vengono bloccati entrambi.
Il sistema è completamente automatizzato, senza un controllo umano. È possibile presentare ricorso entro (soli) cinque giorni (della serie, se tutta l'azienda è in ferie per chiusura aziendale? 😅 No comment!).
Insomma tutto da rivedere e sicuramente da sistemare quantomeno dal punto di vista dell'applicazione di tale legge. Eticamente può essere una legge valida, un passo avanti, ma come è stata applicata, almeno ad oggi, i risultati non sono quelli sperati.
Aggiornamento di fine marzo 2024: abbiamo ancora una continua lista di errori, blocco di siti innocui. Inoltre sembrerebbe che sia stato rubato il codice sorgente, Piracy Shield si trova su GitHub, da un utente con nickname "fuckpiracyshield" (il nome è già rappresentativo). AGCOM continua a legare tutto, vedremo fino a che punto.
Aggiornamento di giugno 2024: AGCOM pensa ad una "nuova Piracy Shield" entro fine 2024 (Piracy Shield 2.0). I risultati finora ottenuti sono deludenti, staremo a vedere se la nuova modifica potrà realmente cambiare le cose. La maggior parte delle opinioni sono contrarie, dato che il problema principale non è tecnico, ma proprio culturale, che riguarda tutta internet!