Proprio oggi 22 aprile, in occasione del "World Earth Day", parliamo di motori di ricerca alternativi, ecosostenibili. Google non è l'ideale in termini di sostenibilità ambientale, almeno per ora (sebbene stia facendo dei miglioramenti, investimenti in questo campo), ogni ricerca emette CO2 equivalente (i server devono funzionare e non c'è sempre energia rinnovabile), la stessa internet viene classificata come (virtualmente) uno degli stati che emettono più CO2 al mondo! Quindi è importante considerare l'aspetto della sostenibilità ambientale e l'esistenza di motori di ricerca alternativi (almeno quando possibile).
Motori di ricerca ecosostenibili: quali sono?
- Ecosia: certamente il più famoso e diffuso, <<il motore di ricerca che pianta alberi>>; i soldi ricavati dalla pubblicità consentono di investire e l'azienda senza scopo di lucro investe appunto per piantare alberi in varie zone del mondo
- OceanHero: le ricerche permettono di finanziare i progetti per raccogliere bottiglie di plastica nei mari, quindi l'inquinamento negli oceani
- Ekoru: simile ad Ecosia, il ricavato viene donato a Big Blue Ocean Cleanup
- Lilo: motore di ricerca francese che fra i progetti ha la tutela delle tartarughe marine e contro l'inquinamento plastico dei mari
- GiveWater, Elliot for Water: più che ambiente riguarda l'ambito umanitario, fornire acqua ai paesi in cui c'è scarsità di risorsa
- Rapusia: simile a Lilo, sono disponibili più progetti e l'utente può scegliere a quale causa destinare i fondi
- YouCare: più orientato all'aspetto sociale/umanitario
L'importante è quindi esserne consapevoli e, quando possibile, magari pensare di integrare la propria attività di ricerca con qualcosa di più ecosostenibile come le soluzioni presentate 😊
Approfondimenti:
Vediamo infine un'immagine di come si presentano questi motori di ricerca.
