Vladimir beh che dire, già da tempo l'algoritmo LaMDA è stato oggetto di attenzione, ma quando si parla di IA spesso non è semplice discriminare fra un algoritmo ultra-complesso e dettagliato ma pur sempre deterministico (ad esempio, una lunghissima serie di if-else) e invece una vera e propria "coscienza" da parte della macchina. Altre fondi infatti dicono ad esempio <<LaMDA di Google: perché vogliamo vedere ciò che non c'è?>> (bitmat.it). Siamo lontani dal trovare un accordo sulla definizione precisa per poter discriminare fra un software senziente, cosciente e uno invece che non lo è (per quanto dettagliato e complesso possa essere) e siamo ancora più lontani da mettere in pratica la cosa, per il momento creare macchine di questo tipo, è ancora fantascienza.