Vladimir tema ovviamente difficle, controverso, non è facile trovare il giusto punto di equilibrio. Il totale anonimato, "privacy" sappiamo a cosa porta, vedi il Dark Web, gli ambienti "peggiori" in assoluto, dove non c'è controllo, abbiamo il via libera per il crimine, l'illegalità, di ogni genere, questo è risaputo e facilmente intuibile. Dall'altro lato, la minore "libertà, privacy" (parlare di "privacy" oggi, nell'era dei Social Network??) sfocia nella sorveglianza di massa, ripeto trovare il giusto punto di equilibrio non è semplice. Forse però, come società matura e responsabile, dovremmo capire che per il bene collettivo, queste decisioni della Commissione Europea sono molto importanti e probabilmente, indispensabili. Si applica a temi come <<Il Regolamento per la prevenzione e la lotta contro l'abuso sessuale su minori>>, quindi un livello di importanza comprensibile e condiviso.
Le piattaforme, tramite algoritmi di IA, avrebbero quindi l'obbligo di individuare, segnalare, rimuovere determinati contenuti. Da ricordare che l'IA è uno strumento di assistenza e supporto, dunque uno "screening", non sarà mai un software di IA ad emettere una sentenza, condannare una persona (quindi, "alla peggio", un errore del software - vale a dire, falso positivo in questo caso - sarebbe appunto solamente un "falso allarme").
Nell'attuale contesto europeo, un maggiore controllo centrale, nelle varie forme, potrebbe essere nel complesso benefico per la sicurezza, e anche efficienza complessiva. Credo che in questo momento, il "prezzo" da pagare sia adeguato.