Tutti conoscono Google Shopping, che contiene annunci sia gratuiti sia a pagamento. L'attuale Marketplace del concorrente numero uno è Bing Shop, molto molto molto meno diffuso.
Bing ora sta lavorando a tutta una serie di novità per il suo Retail Marketplace, con un obiettivo molto modesto: vendite per 25 milioni di dollari nel 2023. L'obiettivo è molto modesto considerando che Bing è di proprietà Microsoft, ben nota azienda, il fatturato complessivo di Bing nel 2021 è stato 5 miliardi di dollari, il colosso Google è sempre anni luce avanti, fatturato 2021 di 257 miliardi di dollari.
Rispetto a Google, lo Shopping di Bing cercherebbe di differenziarsi aiutando gli utenti nelle ricerche grazie a preferenze individuali (analogo al discorso "notizie scelte in base ai tuoi interessi", quindi non solo la classica corrispondenza ricerca-risultati).
Per incetivare la sua crescita e tentare di seguire Google, ovviamente Bing offre servizi di annuncio a pagamento più economici rispetto a Google.
Bing Shopping, perché è importante:
- si tratta dell'alternativa numero uno a Google che altrimenti avrebbe il monopolio o quasi (un'altro caso degno di nota è Facebook Marketplace, anche se non parliamo di un motore di ricerca ed è anche molto più diffuso in ambito C2C ovvero vendita fra privati e solo raramente B2C/B2B cioè aziende che vendono a privati/aziende)
- aumentare le quote di mercato della concorrenza (in questo caso, Bing rispetto a Google) è vantaggioso per la qualità complessiva dei servizi, quindi per l'utente (sia venditore sia compratore); d'altra parte, sappiamo bene che le innovazioni e i miglioramenti (chi si impegna a migliorare e offrire servizi migliori) derivano dalla competizione, non di certo da situazioni di monopolio. Come diceva infatti il grande Albert Einstein:
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi
Conclusioni: ha quindi senso credere nel progetto di Bing, incentivarlo, per i seguenti motivi:
- questione etica: non è il caso che Google abbia il monopolio
- differenziazione: anche se le quote di mercato sono ridotte, un'azienda che pubblica i propri prodotti in due canali/piattaforme diverse, ha comunque maggiore visibilità e per una questione di differenziazione non risente di eventuali problemi (ad esempio, disservizio o limitazioni di Google Shopping, se dipendi solo da esso... letteralmente ti attacchi!)
- qualità: come abbiamo detto, la qualità del servizio e la spinta al miglioramento non derivano dal potere assoluto di qualcuno, monopolio, ma da una forte competizione fra i colossi del settore
Approfondimento:
searchengineland.com