DuckDuckGo, celebre motore di ricerca che presta attenzione alla privacy degli utenti, che di recente DuckDuckGo assieme a Brave Browser hanno dichiarato guerra al protocollo AMP di Google, ora però ha dovuto scendere ad un compromesso: a causa di un accordo con Microsoft, consente a quest'ultimo di tracciare l'attività degli utenti (indirizzi IP) su siti appartenenti a terzi.
Comunque DuckDuckGo dichiara sempre di non lasciare traccia delle informazioni nelle query di ricerca.
Informazioni più precise saranno rilasciate a breve da DuckDuckGo. L'aspetto fondamentale da notare è che l'ostilità di DuckDuckGo è rivolta principalmente a Google, essendo questo il meno trasparente in assoluto per quanto riguarda l'uso dei dati degli utenti; discorso analogo per Meta (Facebook), infatti la tracciabilità sia di Google sia di Facebook, viene sempre impedita. A Microsoft invece (almeno in parte, vedremo approfonimenti più specifici) per ora è consentito il tracking, compresi i servizi acquisiti dall'azienda stessa (Bing, LinkedIn).
Per il momento, DuckDuckGo dichiara che lascia libertà "in parte" ai tracker di Microsoft, non completamente:
A DuckDuckGo spokesperson told us "We are doing a lot to block [Microsoft] tracking, including blocking third party cookies. It is not true to say we're not blocking anything from [Microsoft] at all
Fonte
Riportiamo pure la conclusione riassunta dal SearchEngineJournal:
We’ve learned that total anonymity isn’t guaranteed when browsing with DuckDuckGo outside its search engine. DuckDuckGo is contractually obligated to allow Microsoft trackers in its web browser.
Approfondimenti:
ansa.it
hdblog.com
SearchEngineJournal
Aggiornamento: di recente l'annuncio DuckDuckGo blocca anche il tracking Microsoft